Quando si parla di criminalità e di criminali la prima cosa che ci viene in mente sono degli uomini con un cappuccio nero in testa, con il volto coperto che vogliono qualcosa da noi e che pur di ottenerla sarebbero disposti a fare qualunque cosa.
Ci immaginiamo che i criminali possano farci del male fisico o che possano minacciare l’incolumità dei nostri cari, che possano prenderci i beni più preziosi a cui siamo legati o che possano intimorirci con delle minacce esplicite.
Nel 2021, questo stereotipo si sta evolvendo e sta cambiando a favore di una figura di gran lunga meno chiara e nitida, meno delineata nell’aspetto e nei comportamenti. Il perché è da attribuire al fatto che il nuovo criminale si nasconde dietro uno schermo ed entra nelle nostre case, nei nostri uffici, senza urlare a gran voce, senza aver bisogno di minacce, entra in punta di piedi, prende ciò che vuole e se ne va.
Durante l’ultimo anno, a causa della pandemia dovuta al COVID-19 ancora in corso, la maggior parte delle persone si sono ritrovate a dover fare i conti con un mondo che prima li riguardava solo per scopi di svago o ludici, mentre ora il mondo di internet è diventato di centrale importanza per ognuno di noi, a partire dallo smart working fino ad arrivare alle pratiche burocratiche che prima venivano svolte personalmente negli appositi uffici.
L’uso delle piattaforme digitali ci ha sicuramente aperto le porte di un sistema estremamente efficace per rispondere ai nostri bisogni e in poco tempo ci è stato insegnato il suo utilizzo, molti si sono dovuti adattare e hanno dovuto imparare da autodidatti, ma in pochi si sono dedicati a metterci in guardia rispetto ai rischi che comporta.
Secondo i risultati di una ricerca dell'Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ultimo anno i cyber attacchi nelle imprese sono aumentati del 40% rispetto all’anno 2019.
Cosa fare per arginare il problema? Sicuramente avere un sistema di sicurezza informatica altamente avanzato è un buon punto di partenza.
Se consideriamo ad esempio le realtà insurtech come la nostra, che hanno uno sviluppo full-digital e che conservano innumerevoli dati sensibili dei consumatori, uno dei primi punti che bisogna considerare quando parliamo di cyber security è l’affidabilità dei sistemi utilizzati e la loro impermeabilità.
Il sistema utilizzato da CREA, ad esempio, si appoggia alla piattaforma Amazon per proteggere i dati e i documenti dei nostri iscritti, in particolare ad AWS - S3 repository (per PDF, Immagini, File di Testo), AWS - RDS (per i database) e AWS - EC2 (per web application).
Inoltre, ci avvaliamo di sistemi estremamente sicuri per i pagamenti online, sistemi come “Stripe”, considerato tra i migliori nella rete Europea.
Dobbiamo iniziare a cambiare vision e a imparare che avere un buon sistema di sicurezza informatica è come avere una buona porta blindata nella propria casa, il migliore antifurto nella propria auto, il cane da guardia più aggressivo nel proprio giardino.
Imparare a proteggere i propri consumatori è il primo passo per una collaborazione di successo.
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