“Cogito ergo sum” che significa letteralmente “penso dunque sono”, è la frase con cui il filosofo Cartesio esprime la certezza inconfutabile dell’esistenza umana in quanto essere pensante. In questo modo, il filosofo pone al centro dell’esistenza il pensiero e il ragionamento e presume che l’uomo esista grazie a questa funzione. Ma possiamo ancora confermare questa teoria nel 2021? E’ sufficiente essere un essere pensante per esistere al giorno d’oggi?
Nessuno può dare una risposta certa a questa domanda, ma se pensiamo all’utilizzo e al ruolo che i social network hanno acquisito nella nostra quotidianità, possiamo facilmente presumere che pensare e ragionare non sono più elementi sufficienti ad affermare la propria esistenza e vengono facilmente sostituiti dall’esporsi e dal mostrarsi agli altri.
Oggi, i social media sono diventati le vetrine della nostra vita e hanno totalmente ribaltato il pensiero Cartesiano dando il via, implicitamente, ad un nuovo movimento filosofico in cui tutto ciò che esiste è tale perché condiviso, visto e commentato. I social sono diventati giudici della nostra esistenza perché solo ciò che “piace” è giusto, solo se si ha l’approvazione degli altri utenti esiste realmente e partendo da questo basiamo le nostre scelte quotidiane: in quale ristorante andare, quale posto visitare, quale brand scegliere per un vestito, per un profumo o per sottoscrivere una polizza.
Il potere dei social network oggi è sconfinato e i numeri della ricerca condotta da “We are social” in partership con “Hootsiute” lo confermano e ci fanno riflettere su quanto sia fondamentale per un brand di qualsiasi genere, ma anche che opera in ambito assicurativo, essere visibile su queste piattaforme.
Il primo dato che conferma questa affermazione è la quantità di utenti presenti sui social. Sono 4,20 miliardi gli utenti delle piattaforme social, un incremento del 13%, o di 490 milioni di persone. La penetrazione delle piattaforme social si attesta quindi al 53% della popolazione mondiale.
I profili aperti sulle piattaforme social sono cresciuti del 13% nell’ultimo anno, con quasi mezzo miliardo di nuovi utenti, pari a oltre 1,3 milioni di persone al giorno, con una media di 15 iscrizioni al secondo. Siamo in 4,2 miliardi ad essere connessi tramite i social.
Un secondo dato della ricerca ci fa riflettere sull’importanza di utilizzare i social media per far crescere un brand: il tempo che le persone spendono su queste piattaforme. “Il tempo è denaro” ed in questo caso lo è realmente poiché tutti coloro che passano un’enorme quantità di tempo sui social hanno un’altissima probabilità di imbattersi nella campagna pubblicitaria del nostro brand.
“Il tempo speso sulle piattaforme social continua a crescere anche se in misura più contenuta rispetto agli ultimi anni, attestandosi a 2 ore e 25 minuti al giorno, o (quasi) un giorno intero alla settimana). Di questo passo, nel 2021 spenderemo, collettivamente, oltre 420 milioni di anni su queste piattaforme”
Ultimo tra i tanti dati emersi dalla ricerca che vogliamo condividere con voi è relativo a quali sono i canali che si prediligono per cercare informazioni su un brand.
“La social search registra la crescita forse più interessante, con il 45% degli utenti che dichiarano di visitare le piattaforme social quando hanno bisogno di informazioni su prodotti o servizi, con la Generazione Z che addirittura supera sia la soglia del 50% sia l’utilizzo di motori di ricerca tradizionali”
Alla luce dei dati emersi, è evidente che far conoscere il proprio brand utilizzando i social media è una strategia alquanto efficace e, se vogliamo, alla portata di tutti in termini economici e di utilizzo.
Per sviluppare una strategia social però, soprattutto se parliamo di un brand assicurativo, bisogna definire chiaramente gli obbiettivi e quali sono i metodi migliori per raggiungerli. Possiamo facilmente partire per creare una strategia ponendoci delle domande:
- Chi è il mio pubblico, quindi chi voglio coinvolgere?
- Cosa offro ai miei utenti? Quindi creare dei contenuti di interesse
- Che immagine voglio trasmettere del mio brand, quindi come voglio parlare?
- Quali sono le piattaforme più rilevanti per il mio pubblico, quindi su quali piattaforme costruirò il profilo del mio brand?
- Come posso raggiungere i miei obbiettivi attraverso questi canali?
Fino ad oggi, il marketing assicurativo si è limitato ad interagire con il cliente quasi esclusivamente via email o sms e solo il 4% delle agenzie assicurative iscritte al registro delle imprese sfrutta il potenziale dei social network.
Nella ricerca di mercato “Financial Services’ Global Distribution & Marketing Consumer Survey” condotta da Accenture viene evidenziato come il Digital Marketing, la gestione del patrimonio informativo, l’IoT, la Robotica, il Cognitive Computing ed il Blockchain rappresentino oggi nuove opportunità per migliorare il rapporto con i clienti durante tutto il customer journey e il processo di emissione di polizza. Tutto ciò, unito poi a prezzi concorrenziali, può rappresentare un importante driver di fidelizzazione. La sfida maggiore per le compagnie assicurative è essere in grado di combinare i servizi tradizionali con quelli offerti digitalmente.
La piattaforma CREA, in considerazione dell’importanza del marketing, ha sviluppato in piattaforma la funzione “marketing digitale” per permettere ai nostri collaboratori di essere facilitati nella divulgazione del loro brand e delle loro offerte, per aiutali a farsi conoscere e crescere insieme a loro.
Il settore assicurativo, come abbiamo evidenziato in questa disamina, si sta evolvendo non solo per quanto riguarda i prodotti e servizi ma soprattutto nel modo di arrivare ai consumatori con nuove strategie di marketing e nel costruire il rapporto con i clienti ponendo l’attenzione sull’esperienza che offrono dal primo contatto con l’utente fino alla sua fidelizzazione.
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