Sono molte ormai le innovazioni che hanno apportato un ingente e determinante beneficio al settore assicurativo e sempre di più si cerca di creare un ambiente che possa essere all’avanguardia, al servizio del cliente finale, mettendolo costantemente al centro. 

Molti studi sono stati fatti su come calcolare il premio di una polizza e nuovi metodi stanno prendendo forma negli ultimi anni, metodi che, rispetto a quelli precedentemente utilizzati, consentono al cliente di avere una quotazione sempre più corretta da un lato e sempre più conveniente dall’altro, senza dover rinunciare ad avere una copertura completa e che tuteli realmente ciò che si intende proteggere, non che ne dia solamente l’illusione. 

Il premio di una polizza viene generalmente calcolato prendendo in considerazione il rischio e le sue caratteristiche. E se per alcuni rami questo non fosse sufficiente? Se per valutare il rischio fosse necessario guardarlo da un altro punto di vista? 

Gli esperti del settore hanno trovato una risposta a questa domanda ideando un metodo innovativo che sta consentendo ad un intero settore di evolversi sempre di più e in maniera rapida e costante.  

Nascono quindi le cosiddette “polizze parametriche”. Tali polizze non calcolano più il premio in base alle caratteristiche del rischio ma il base alla probabilità concreta che l’evento si verifichi. Ad oggi solo alcuni rami assicurativi applicano lo studio parametrico per valutare il premio di polizza, tra questi i principali sono quelli legati ai: 

• Disastri naturali come terremoti, cicloni e uragani, fenomeni la cui assicurabilità con prodotti parametrici è supportata da dati meteorologici misurati in un periodo specifico 
• Raccolti agricoli contro danni e perdite causati da inquinamento atmosferico, condizioni di siccità o danni da grandine 
• Cancellazioni o ritardi di voli aerei o eventi 

Dati i vantaggi derivanti dall’utilizzo di polizze parametriche, si sta sperimentando il loro utilizzo anche in altri rami assicurativi, soprattutto negli ultimi anni, come ad esempio in attività che implicano perdite di profitto di attività produttive, caduta dei tassi di occupazione di stanze di hotel o ristoranti o fermo di macchinari industriali a causa di attacchi informatici. 

Tra questi, soprattutto l’ultimo ramo citato ha enormi potenzialità di sviluppo vista l’odierna centralità di sistemi tecnologici e l’impressionante incremento di attacchi informatici mirati che rischiano realmente di compromettere l’intero lavoro di un’azienda o l’affidabilità della stessa. 

Le polizze parametriche sono vantaggiose per gli addetti ai lavori per molti aspetti. Primo tra tutti il fatto che contribuiscono alla riduzione del “protection gap” fornendo un accesso al mercato assicurativo a fasce di popolazione/aziende che diversamente non potrebbero assicurarsi. In secondo luogo, offrono maggiore efficacia nella pianificazione finanziaria. 

E’ innegabile dunque che, seppur un metodo estremamente giovane e ancora poco utilizzato, il calcolo del premio attraverso polizze parametriche costituisce un ulteriore tassello per l’innovazione del settore assicurativo, sicuramente una tendenza da tenere d’occhio.