L’estate è terminata, quasi tutti ormai hanno ripreso in mano la quotidianità e il lavoro, dopo quasi due anni di chiusura forzata abbiamo tutti avuto la necessità di viaggiare e di visitare nuovi posti o di tornare in quelli a cui siamo più legati da una vita. Cosa ha accomunato tutti questi luoghi in Italia?
Il caldo insopportabile.
Da nord a sud, non esiste regione che non abbia sofferto, a partire dalle città del sud che hanno sfiorato picchi climatici di 50°. Oggi siamo di fronte a fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti, i dati raccolti dal WWF dimostrano infatti che il tasso del calo del ghiaccio artico per decennio è del 12,85% e che il 2019 è stato il secondo anno più caldo mai registrato, con un aumento medio della temperatura globale di circa 1,1°C rispetto all’era pre-industriale.
Il fatto che qualcosa sta realmente cambiando, quindi, non è solo un’impressione. Con il nostro lavoro possiamo adottare piccoli ma grandi accorgimenti che possono davvero fare la differenza.
Infatti, “le tematiche ESG (Environmental, social and corporate governance) hanno oggi un impatto su un numero sempre maggiore di aspetti della nostra vita e del mondo. Per questo stanno diventando sempre più importanti nella valutazione dei rischi per le attività e le passività delle compagnie assicurative – per il valore futuro dei portafogli di investimento delle compagnie assicurative e per l'entità delle richieste di risarcimento alle quali le compagnie assicurative devono far fronte ogni anno”.
È importante quindi che anche le compagnie del settore assicurativo collaborino e abbiano come obbiettivo finale quello di essere il più “green” possibile. Il fenomeno della digitalizzazione dei processi amministrativi e di vendita, ad esempio, è una chiave fondamentale per lo sviluppo di un’economia che sia realmente ecosostenibile e che possa fare la differenza.
Il cambiamento climatico, come abbiamo visto, è uno dei rischi ESG di più alto profilo e politicamente più attuali. Esso viene scomposto in tre componenti di rischio:
- Rischio fisico: ad esempio rischi, costi e perdite tangibili derivanti da alluvioni, incendi, tempeste, ecc., che hanno già un impatto notevole sul settore assicurativo globale
- Rischio di transizione: si riferisce ai costi e all'impatto dei cambiamenti indotti dal nuovo assetto climatico. Ad esempio, Bank of England ha stimato che poco meno di un terzo del valore totale delle azioni globali e degli asset a reddito fisso globali è in industrie ad alta intensità di carbonio e probabilmente subirà cambiamenti significativi in un prossimo futuro
- Rischio di responsabilità: si riferisce alle richieste e al costo di risarcimento danni
Per il settore assicurativo è quindi importante monitorare le tendenze ESG, capire come si svilupperanno negli anni ed essere proattivi nella lotta al cambiamento climatico.
La nostra realtà si impegna nell’essere eco-friendly e adottare iniziative che possano favorire lo sviluppo di una realtà in armonia con l’ambiente in ogni suo aspetto.