Il report del 2019 redatto da PWC, aveva lasciato il mondo InsurTech con delle importanti consapevolezze che trovano conferma anche nel 2020.
Infatti, il report del 2020 ci mostra un quadro chiaro di come le InsurTech stiano pian piano diventando uno strumento potente sul piano assicurativo e burocratico.
Attualmente in Italia sono presenti 36 InsurTech distribuite in tre categorie sulla base della loro relazione con le compagnie assicurative vere e proprie : “enablers” (che operano in sinergia con le organizzazioni e possono fornire informazioni, strumenti o VAS per le incubazioni), “competitors” (che si occupano di segmenti della catena del valore già gestiti dalle compagnie assicurative) e infine “intermediaries” (che hanno una relazione diretta con le compagnie e offrono i loro prodotti ai consumatori).
A tal proposito, la nostra piattaforma CREA (con il nome di Coverholder) viene menzionata nel report come appartenente alla categoria “intermediaries".
Quello che si può chiaramente evincere dai risultati pubblicati è che il futuro delle InsurTech in Italia è decisamente promettente nonostante la loro presa di posizione all’interno del mercato finanziario sia timida e lenta.
Il motivo alla base di questo lento sviluppo è la prospettiva scettica dei consumatori stessi.
I risultati del sondaggio condotto dal Politecnico di Milano hanno infatti evidenziato che il 66% dei consumatori italiani rivela di non aver mai acquistato polizze in modalità digitale e che non hanno intenzione di farlo nel prossimo futuro.
Questo scetticismo nei confronti del mondo digitale deriva da una mancata fiducia nei sistemi operativi e da un alto tasso di soddisfazione nell’utilizzo dei sistemi tradizionali.
Nonostante tutto, il trend, nel 2020 sembra cambiare, in quanto, sempre di più, i consumatori si dicono favorevoli alla condivisione di dati personali, condizione necessaria per la costruzione di un buon rapporto di fiducia reciproca tra cliente e servizio.
Un altro aspetto da considerare, messo alla luce dal report 2020 di PWC, è quello delle partnerships, considerato fondamentale per sostenere il rinnovamento del settore assicurativo, che, se in Italia è ancora agli albori, nel mercato estero è di gran lunga più sviluppato.
Con rinnovate e nuove consapevolezze, il mondo IsurTech in Italia ha ancora un lungo percorso di crescita davanti a se ma, come un bambino nei primi anni di vita, impara a fare i primi passi che porteranno ad una crescita lenta ma garantita.