A seguito di un lungo periodo di incertezza nell’ambito della salute e del benessere, entriamo in un periodo in cui l’incertezza è legata principalmente al tema economico a causa dei forti conflitti e tensioni internazionali.
Come reagiranno di fronte a questo quadro gli investitori e come sarà l’andamento degli investimenti dei prossimi anni sulle insurtech?
Dopo il boom di investimenti tra il 2020 e il 2021, forse l’anno 2022 sarà l’anno del rallentamento, della morigeratezza e delle scelte oculate, delle scelte razionali. La vera domanda è cercare di capire se è possibile per l’uomo prendere delle scelte che siano totalmente razionali.
E’ ormai fatto noto grazie agli innumerevoli studi sui processi di decision making che la razionalità e la capacità di prendere decisioni sono processi estremamente complessi che vengono continuamente influenzati sia da altri processi cognitivi (come attenzione o memoria) che da aspetti prettamente emotivi o derivanti dal contesto sociale.
Dan Ariely, uno dei padri dell’economia comportamentale ci dimostra come le decisioni che prendiamo, compreso quando parliamo di decisioni finanziarie, spesso non sono affatto razionali e ci conducono a scelte svantaggiose per i nostri interessi; inoltre, questo tipo di irrazionalità si verifica in maniera sistematica rendendo il nostro comportamento prevedibile.
Tornando dunque ai nostri investimenti, cosa ha determinato gli investimenti nelle insurtech in questi difficili anni tra pandemia e guerra e cosa li determinerà in futuro? Sicuramente la paura e l’incertezza hanno giocato e giocheranno un ruolo di fondamentale importanza, ruolo che potrebbe spodestare i più acuti ragionamenti razionali e portare ad un’inversione di marcia repentina.
Infatti, Nel secondo trimestre di quest’anno gli investimenti insurtech hanno raggiunto quota 2,41 miliardi di dollari, in aumento dell’8,3% rispetto al primo trimestre ma in calo del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo è quanto emerge dal report redatto da Gallagher Re secondo cui sul dato negativo hanno pesato le incertezze globali a livello economico.
“Le insurtech che sono destinate a fornire crescita e redditività a lungo termine offrono ora agli investitori un’eccellente opportunità per diversificare i loro portafogli. Alcune di loro cambieranno senza dubbio il volto del nostro settore, o di parti di esso, e in alcuni casi lo stanno già facendo. Man mano che i mercati iniziano a riprendersi, queste insurtech dovrebbero emergere in superficie con la massima vivacità”. (source: www.insurzine.com)
Queste le parole di Andrew Johnston, global head of insurtech presso Gallagher Re che ci invita comunque ad una visione positiva e ci prospetta, nonostante tutto, un futuro promettente per le insurtech