Dopo l’importante rivoluzione normativa e tecnologica che ha colpito tutto il compartimento finanziario, stiamo assistendo ad un analogo processo anche nel settore assicurativo, in particolare in ambito consumer, dove l’utente è chiamato ad essere protagonista attivo delle sue scelte, sempre più dettate da reali bisogni da assicurare.
Considerata la peculiarità del settore, di cui ben l’80% del mercato danni è rappresentato da intermediari assicurativi, gli investimenti in innovazione sono anche pensati per offrire strumenti digitali agili, finalizzati alla semplificazione della gestione del rischio e, al contempo, che abbraccino il concetto “Make life easier”, sia per il cliente che per il distributore.
In questo contesto potremmo dare uno sguardo attento a cosa sta cambiando nel mondo fintech per effettuare inferenza su quello che potrebbe succedere al’insurtech.
Ad esempio, proviamo ad immaginare gli effetti nel settore assicurativo della nuova direttiva europea sui servizi di pagamento la PSD2. Lo scopo di questo esercizio sarà cogliere le similitudini con l’insurtech e l’ipotetico impatto di una analoga normativa che potrebbe modificare il nostro modo di intendere e “vivere” le assicurazioni. In ottica di comparazione, un esercizio utile sarebbe quello di derivare la direttiva PSD2 “Payment Services Directive 2” in ambito assicurativo che, per semplicità, chiameremo ISD “Insurance Services Directive”.
Cosa fa la direttiva PSD2?
Impone alle banche di aprire a terze parti autorizzate le “porte” dei conti e dei dati in loro possesso. Norma e abilita il concetto di “Open Banking”
Cosa farebbe la ISD?
Imporrebbe alle compagnie di assicurazione di aprire a terze parti autorizzate le “porte” delle posizioni assicurative dei propri clienti e dei dati in loro possesso.
In breve, la ISD consentirebbe ai clienti delle assicurazioni, sia privati che aziende, di utilizzare provider di soggetti non assicurativi per gestire i propri bisogni assicurativi, ovvero, norma e abilita il concetto di “Open Insurance”.
Perché l’UE ha introdotto la PSD2?
Per creare condizioni di parità e un ambiente bancario più democratico; per aumentare la concorrenza e l’innovazione nel mercato tra gli Stati membri; per rafforzare la protezione dei consumatori e migliorare la sicurezza dei pagamenti su internet e l’accesso al conto.
Perché si dovrebbe introdurre la ISD?
Per creare condizioni di parità e un ambiente assicurativo più democratico; per aumentare la concorrenza e l’innovazione nel mercato tra gli Stati membri; per rafforzare la protezione dei consumatori e migliorare il livello delle prestazioni assicurative e facilitare l’accesso al proprio “cassetto assicurativo”, inteso come il luogo dove sono depositati tutti i titoli assicurativi riferibili al contraente/assicurato in corso o scaduti.
Quali sono le nuove figure che la PSD2 introduce per rendere efficace l’Open Banking? (Third Party Players (TPP), AISP e PISP)
Gli AISP (Account Information Service Provider), ovvero fornitori di servizi con accesso alle informazioni sul conto dei clienti delle banche in grado di analizzare il comportamento di spesa di un utente o aggregare le informazioni da diverse banche in un’unica piattaforma;
I PISP (fornitori di servizi che avviano un pagamento per conto dell’utente).
Quali saranno le nuove figure che l’ipotetica ISD introdurrà per rendere efficace l’Open Insurance? (Third Party Players(TPP), I-AISP e CISP)
Gli I-AISP (Insurance Account Information Service Provider), ovvero fornitori di servizi con accesso al “cassetto assicurativo” dei clienti presso le Assicurazioni. Tali strumenti sono in grado di leggere ed analizzare il livello di garanzie di ogni polizza attiva ivi inclusi massimali, franchigie, esclusioni ed eventuali sub-limiti. Gli I-AISP aggregheranno le informazioni da diverse assicurazioni/fonti in un’unica piattaforma;
I CISP (Coverage Initiation Service Providers), ovvero fornitori di servizi che saranno in grado di accendere e perfezionare una copertura assicurativa per conto dell’utente.
Cosa Cambia?
Con l’introduzione della ISD si concretizzerebbe il concetto “Open Insurance” grazie all’apertura di un sistema di API assicurative e soggetti autorizzati che potranno istantaneamente accedere, in sicurezza, ai dati di diverse compagnie assicurative, proponendo nuovi servizi e prodotti assicurativi user-centred. Le compagnie assicurative diventano così sempre più competitive grazie anche alla drastica riduzione del tasso di “expenses ratio”, ancora oggi una delle componenti più gravose all’interno del premio assicurativo.
Grazie ai servizi di I-AISP, i dati utili messi a disposizione dell’assicurato saranno informazioni basilari per la determinazione del suo profilo di rischio. Attraverso un gateway si potrebbero ottenere migliaia di quotazioni assicurative disponibili sul mercato e classificarle per un indice di qualità assicurativa secondo i reali bisogni assicurativi dell’assicurato.
Mentre con un operatore CISP, l’utente potrebbe, con un semplice click, perfezionare una copertura assicurativa in “instant Insurance” o cessarla con la stessa semplicità.
Ma la novità principale sarà la partnership tra AISP/ PISP con I-AISP/ CISP. Le banche terranno traccia di tutte le transazioni che potranno essere utilizzate per arricchire il corredo informativo del potenziale assicurato, migliorando l’analisi del rischio e determinando un più basso fattore di aleatorietà.
Potremmo definire la PSD2 come la creazione di Google Maps e, successivamente, grazie a questa risorsa nascerà la normativa ISD, ovvero l’Uber delle assicurazioni, prendendo pieno beneficio di due principali componenti dell’Open Banking: il suo sistema di pagamento con il flusso dati necessario per l’instant-insurance e il processo di risk-assessment.
La gestione delle polizze assicurative
Attualmente, se hai due polizze attive con due assicurazioni diverse, puoi accedere e gestire eventuali richieste di risarcimento separatamente perché i due sistemi sono incompatibili. Grazie all’Open Insurance saremo in grado di aggregare e gestire polizze in un’unica dashboard, anche avendo due o più polizze con assicurazioni diverse. In questo modo si porrà fine all’enorme difficoltà di avere più applicazioni, consentendo di visualizzare le proprie coperture assicurative in un’unica interfaccia chiara e trasparente.
Verranno anche abilitati strumenti che analizzeranno il livello di copertura, trovando offerte competitive sul mercato delle assicurazioni, che permetteranno di spostare o sostituire una polizza da una compagnia all’altra con un clic.
In questo contesto possiamo immaginare che, a parità di prestazioni assicurative, il driver per la scelta della polizza perfetta non sarà il prezzo, né il livello di rating della compagnia, ma le recensioni degli utenti in merito all’esperienza avuta sulla gestione del sinistro.
La figura dell’intermediario assicurativo non sarà sostituita, ma al contrario, sarà potenziata con licenze di I-AISP e CISP e orientata sempre più alla consulenza.
Avremo finalmente un intermediario assicurativo (l’Instant Advisor) abilitato all'intera gamma dei prodotti disponibili in API capace di effettuare migliaia di comparazioni automatiche in base al profilo di rischio del cliente.
L’instant advisor sarà anche in grado di recepire informazioni da diverse fonti, incluse le metriche dei dispositivi IOT in uso al consumatore, ed intervenire tempestivamente sui bisogni assicurativi o sull’eventuale apertura del sinistro.
Anche la recente normativa IDD (Insurance Distribution Directive) sarà facilmente assolta grazie all’inserimento di filtri sulle interrogazioni via API, in modo da ottenere solo risultati (quotazioni) coerenti con le reali necessità assicurative del cliente.
L’intermediario di domani sarà sempre più un consulente traghettatore di tecnologia e meno broker; riceverà un compenso pagato dal cliente per aiutarlo al settaggio dei suoi bisogni assicurativi all’interno della dashboard.
Competizione
Nascerà una nuova forma di competizione tra i detentori di licenza -AISP/ CISP parallela a quelle delle compagnie assicurative e i loro prodotti.
Infatti, con la disponibilità in API di migliaia di prodotti assicurativi, la differenza la farà chi sarà in grado di disegnare la miglior User Experience; a questo punto è facile immaginarsi un proliferare di startups, nella fase iniziale, capaci di accelerare agevolmente i processi di integrazione ma che a tendere verranno assorbite dalle “big” del mondo della finanza e dei servizi di intermediazione assicurativa.
Sicurezza
Dal punto di vista della sicurezza l’Open Insurance sarà sicuro quanto l’Open banking. Le API sono affidabili e la legge impone agli account provider di verificare l’identità dell’utente e del servizio. Solo le società approvate dall’autorità dei servizi finanziari potranno utilizzare il sistema.
Potenziali Ostacoli
Mentre la PSD2 si trova in una fase primordiale, la normativa di un’ipotetica Open Insurance non risulta nemmeno in uno stato embrionale. L’ideazione, e la vera e propria integrazione, sarà un processo lungo e difficoltoso tanto quanto necessario ed irreversibile.
Se mettiamo insieme:
- i costi aggiuntivi per le assicurazioni dovuti agli stringenti requisiti di sicurezza di un ipotetico sistema Open API
- i maggiori controlli che saranno necessari sugli accessi ai dati dei clienti;
- il conflitto di interesse e l’ipotetico divieto per i Third Party Players (TPP), I-AISP e CISP di detenere azioni di controllo in Compagnie di assicurazioni e viceversa.
- il fatto che inevitabilmente le TPP porteranno ad una riduzione delle fonti di reddito delle compagnie assicurative;
possiamo immaginare che l’introduzione della nuova direttiva porterà una revisione delle politiche sottoscrittive delle compagnie di assicurazioni e un cambiamento dell'approccio al mercato da parte dei primari operatori del settore.
Tuttavia, il Regolatore sarà certamente interessato ai benefici che potranno generarsi per i clienti, grazie alla maggiore offerta, alla facilità e l’efficienza di utilizzo dei nuovi servizi ed alla possibilità di aprire un mercato chiuso, grazie all’evoluzione dell’Insurtech.