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I Giovani apprezzano compagnie assicurative attente alla sostenibilità

17-mar-2022 12.00.00 / by CREA Team

È  ormai sempre più determinante il fattore della sostenibilità nello sviluppo delle aziende. Questo tipo di iniziative non solo contribuiscono al bene del nostro pianeta ma stanno diventando un vero e proprio valore aggiunto del marchio e nello specifico delle compagnie assicurative. 

GIOVEDI (44)

Le aziende sono dirette e composte da professionisti del settore che, prima di essere considerati tali, sono semplicemente esseri umani, che hanno un’etica e una morale (alcuni più di altri) che si traducono in valori aziendali condivisi. Lavorare in un contesto in cui condividi dei valori, come quello della sostenibilità, porta in primo luogo i dipendenti a sentirsi in qualche modo “compresi” come persone e non sono come “macchine da produzione” e porta gli utenti dei servizi offerti ad essere coerenti con il loro stile di vita. 

Ad oggi sono i nuovi consumatori del mercato, ovvero i giovani, i millennials, che si interfacciano e ricercano compagnie attente alla sostenibilità, ad un valore fin troppo sottovalutato dalle precedenti generazioni, che ha lasciato agli adulti di domani un mondo pieno di incertezze. 

In particolare, il settore assicurativo, già in profonda trasformazione verso la digitalizzazione per motivi pratici di efficientamento dei servizi, sta diventando anche forte sostenitore del valore della sostenibilità fortemente richiesto e desiderato dai consumatori. Oggi le compagnie assicurative sono infatti chiamate a considerare le ESG come un cambiamento della value proposition del loro modello di business. 

Secondo Rocco D’Acunto, Senior Partner in Bain & Company ci sono diverse ragioni che spingono il settore assicurativo verso un netto cambiamento 

“Da una parte il Covid-19 ha evidenziato l’importanza di essere resilienti nei momenti di crisi. Dall’altra, le compagnie ricevono sempre più pressioni in questo senso da diverse parti: gli investitori istituzionali, in primis. Basti pensare che entro il 2030, circa il 95% degli AUM avranno un mandato ESG. I fondi di private equity, che ormai incorporano uno screening ESG per la due diligence. Le agenzie di rating, che danno valutazioni ESG e i regolatori, che stanno concentrando i propri sforzi, sempre di più, sui rischi correlati a questi criteri”. 

Sicuramente il cambiamento del settore verso una realtà eco sostenibile non può essere immediato e il cammino che ci attende per il raggiungimento di tale obbiettivo è lastricato di sfide. 

Un sondaggio condotto da Bain & Company su quasi 300 aziende attive su diversi settori ha rilevato alcune sfide che caratterizzano la maggior parte del campione: 

  • Il 30% degli intervistati ha classificato il disallineamento organizzativo come una barriera chiave che frena i programmi ESG delle aziende; 
  • Oltre il 30% delle realtà coinvolte ha affermato che ritenere responsabili le prime linee del raggiungimento di obiettivi ESG è un ostacolo alla trasformazione; 
  • Il 26% delle aziende ha sottolineato di non riuscire a dare priorità agli sforzi in termini ESG. 

Numeri a parte, la vera sfida risiede in un cambio di mentalità che non viene solo dall’esterno quindi dai desideri e bisogni dei consumatori ma viene dal desiderio dell’azienda stessa di voler contribuire, tramite azioni mirate, alla costruzione di un mondo in cui essere un bravo professionista non prescinde dall’essere una persona di valori. 

 

 

Tags: Innovazione, sustainability, 2022

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