Viviamo in un’epoca rivoluzionaria sotto moltissimi aspetti, primo tra tutti quello legato alla tecnologia ma non da meno risulta essere il tema legato ai diritti umani.
Nel 2022, come sappiamo, purtroppo, ancora non abbiamo raggiunto, sotto molti aspetti, un equilibrio ma sicuramente il mondo business si sta adoperando per prendere provvedimenti a riguardo ed essere il più inclusivo possibile favorendo la diversità.
D’altra parte, in un settore che di propone estremamente all’avanguardia come quello delle insurtech, dobbiamo considerare l’evoluzione non solo come un miglioramento per quanto riguarda i servizi ma un mindset generale che deve guardare al futuro in un’ottica migliorativa professionale e umana. Un nuovo approccio che non esclude nessuno e che promuove le abilità e il merito.
Recentemente, Italian Insurtech Association ha dedicato un capitolo intero di una delle tre giornate dedicate all’innovazione proprio al tema della Diversity e Inclusion (D&I), sottolineando quanto in questo momento sia di assoluta importanza porre un’attenzione speciale al tema. Il tavolo di lavoro verticale su ESG, Diversity & Inclusion che Italian Insurtech Association (IIA) ha avviato all’inizio dell’anno, ha restituito durante un webinar gratuito, i risultati di questi primi sei mesi di confronto, sostenuti in particolare da expert.ai e ICG Spa.
Quello che si sono proposti i protagonisti dell’iniziativa è stato individuare un linguaggio comune, delle linee guida che ogni società dovrebbe adottare per essere promotrice e sostenitrice di D&I, dall’altro lato hanno tentato di mettere a terra iniziative tangibili ed operative orientate ad un reale cambiamento di alcune dinamiche.
Ma, in effetti, da dove si comincia per promuovere certe dinamiche all’interno di un’organizzazione?
Un passo indispensabile per portare con successo progetti di D&I nelle aziende è comprendere che non è un “problema” degli altri, ma che riguarda tutti noi. Una volta interiorizzato questo concetto, l’attività più importante da proporre in azienda è quella di formazione, cioè creare una vera e propria cultura di base per poter modificare il comportamento a partire dai piccoli gesti fino ai più significativi.
Importante poi, è ricordare che le iniziative D&I non riguardano mai una minoranza ma riguardano, in generale, l’inclusività professionale di tutti i dipendenti. Questo comporta innumerevoli vantaggi a beneficio dei lavoratori e dei datori di lavoro. Il vantaggio più tangibile che i dipendenti percepiscono in un’azienda inclusiva è che la propria opinione conta: ci si sente responsabilizzati, ascoltati – ognuno nel proprio perimetro di responsabilità – il che è condizione necessaria affinchè ogni lavoratore possa esprimere in azienda tutto il potenziale e il talento di cui dispone. Il risultato è un sentito senso di appartenenza alla realtà aziendale, con un livello di accountability e di performance che ne beneficiano fortemente.
Non dedicarsi a sufficienza allo sviluppo di questo mindset potrebbe mettere l’azienda, insurtech nel nostro caso, in una grande posizione di svantaggio rispetto alle altre, e potrebbe rischiare di voler promuovere l’evoluzione ma di non avere gli strumenti necessari per farlo, a partire dalla cultura.