E’ ormai sotto gli occhi di tutti, non sono più numeri e statistiche ma sono diventati fatti, fatti tangibili che proviamo quotidianamente sulla nostra pelle e i mesi appena trascorsi ne sono la dimostrazione. 

Temperature umanamente insopportabili hanno pervaso il nostro amato paese provocando non solo innumerevoli malori ai più deboli ma addirittura morti. Basti pensare alla recente tragedia avvenuta a causa del crollo del ghiacciaio della Marmolada che, secondo gli esperti, è stato determinato dall’aumento delle temperature che, sciogliendo il ghiaccio, lo rendono sempre più instabile, infatti, pochi giorni prima della tragedia, sulla montagna si è raggiunta la temperatura massima della storia più recente arrivando a toccare i 10 gradi in vetta. 

Tenere gli occhi chiusi e far finta di niente per troppo tempo ha portato a tutto questo, portando le persone ad aver paura del futuro ignoto. Come possono intervenire in questo ambito le assicurazioni? 

lo studio ​​“World Property and Casualty Insurance Report”, curato dalla società di consulenza Capgemini insieme all’organizzazione non-profit Efma, ha confermato che una maggiore attenzione all’ambiente si traduce inevitabilmente in una maggiore fiducia da parte dei clienti nei confronti delle compagnie assicurative. 

Secondo lo studio, negli ultimi trent’anni le perdite economiche – assicurate e non – causate del cambiamento climatico sono aumentate del 250%, e oggi quasi due terzi degli assicurati considerano il fenomeno come una delle principali fonti di preoccupazione. Questi dati, seppur preoccupanti, possono riservare un risvolto della medaglia per le assicurazioni, garantendo una crescita di 2,5 trilioni di dollari nei prossimi 20 anni di polizze per danni e infortuni (P&C, property & casualty) creando un mercato da 4,3 trilioni di dollari entro il 2040 di cui il cambiamento climatico sarà il principale protagonista. 

Sicuramente arrestare il processo del cambiamento climatico è un’impresa tutt’altro che semplice ma cosa possono fare le assicurazioni per fare un piccolo passo verso la sostenibilità e allo stesso tempo fidelizzare il cliente attraverso la condivisione di questo importante valore? 

secondo Capgemini ed Efma la gestione delle polizze dovrebbe essere rivista secondo tre principi chiave:  

• prevenire gli eventi futuri che potrebbero causare perdite, per esempio ricostruendo gli edifici danneggiati in luoghi più sicuri;  
• migliorare la resilienza delle proprietà assicurate, costruendo strutture innovative e resistenti alle intemperie; 

• adottare pratiche ecosostenibili, dal riciclaggio dei rifiuti alla revisione della supply chain in ottica green. 

Grazie a questi preziosi insights gli assicuratori possono realmente avere un ruolo determinante nel proporre soluzioni in linea con le esigenze del cliente, dal punto di vista pratico ma anche dal punto di vista morale e valoriale.