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Behavioral Insurance: anche le scienze comportamentali influenzano le assicurazioni

28-giu-2022 12.00.00 / by CREA Team

Si tratta di un territorio ancora inesplorato che però ha la grande ambizione di voler, in qualche modo, offrire un grande spunto nell’innovazione del settore assicurativo. Parliamo di comportamento umano, parliamo di consapevolezza, parliamo di scelte, tutto questo e molto altro fa parte della scienza che studia il cambiamento del comportamento e la presa di decisioni. 

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Questo nuovo modus operandi sta rivoluzionando già moltissimi settori e quello legato ai servizi finanziari e al mondo assicurativo non ne sarà esente. La behavioral insurance vuole portare un nuovo modello applicativo sul mercato e un radicale cambio di paradigma. L’ambizioso obbiettivo è quello di passare dal tradizionale modello assicurativo limitato al risarcimento dei danni ad un modello che mira invece alla loro prevenzione. Il trend al momento è piuttosto acerbo ma già sono molti e aumentano pian piano i player del mercato che adottano tecniche basate sul sistema delle ricompense e sulla gamification per guidare il consumatore verso la scelta migliore. 

Partendo dalle basi, considerando il fatto che il tema è sconosciuto alla maggior parte dei lettori, cerchiamo di chiarire cos’è la behavioral insurance e su quali principi di basa. 

La behavioral insurace mette le sue radici e le lascia proliferare in quell’ambito delle scienze comportamentali e della psicologia definito come “behavioral economics”(BE). Questa scienza è assai più complessa di quello che possa sembrare (come d’altronde lo è tutto ciò che ha a che fare con il comportamento umano) ma si basa su principi di funzionamento di base primordiali. Provando a semplificare, possiamo riassumere dicendo che la behavioral economics modifica il comportamento umano facendo “leva” su alcuni errori cognitivi che altro non sono che “scorciatoie” che l’uomo mette in pratica per prendere le decisioni con l’obbiettivo di fare “economia” delle proprie risorse cognitive. Questo inevitabilmente porta il soggetto a compiere scelte d’istinto piuttosto che razionali, scelte su cui abbiamo il potere di agire con gli strumenti che ci offre la materia. 

Come può tutto questo influenzare le assicurazioni? ReMark, in una approfondita analisi, esamina 5 punti, cinque modi in cui la BE può fare la differenza (https://www.remarkgroup.com/en/): 

  • Comprendere il comportamento e i bias cognitivi 
  • Comprendere le preferenze del consumatore 
  • Ridisegnare il processo di sottoscrizione 
  • Aiutare gli assicurati a vivere una vita più sana 
  • Migliorare i servizi di supporti ai contraenti a seguito di un sinistro 

Tutti questi ambiti applicativi e molti altri possono essere facilmente dominati dal nuovo modello nascente della behavioral insurance garantendo così al cliente finale un customer journey pensata ad hoc per non perdere mai il punto e l’obbiettivo: porre il cliente al centro, agevolarlo e guidarlo nelle scelte migliori per lui. 

 

 

Tags: InsurTech, insurance, 2022

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