Giocare, un’attività che svolgiamo sin dai primi anni della nostra vita, quasi primordiale, quasi un bisogno primari, quasi essenziale. Impariamo a giocare prima di imparare a parlare o a camminare, a scrivere o a leggere, impariamo che il gioco è fondamentale per creare delle relazioni, per rapportarci con il prossimo, per costruire la nostra identità.  

Il gioco è un’attività che non abbandoniamo mai nella vita, si evolve, assume diverse forme ma resta sempre ancorato ad un lato di noi, quello bambino, che difficilmente riusciamo a lasciare andare e fortunatamente, in fin dei conti non lo facciamo mai del tutto. 

Il gioco, ad oggi, anche nei bambini inizia ad essere utilizzato per diversi scopi, differenti da quello puramente ludico, dal gioco fine a se stesso, ad esempio, uno degli scopi a cui si applica il gioco è il settore educational, che vuole “sfruttare” il suo potere per lasciare qualcosa di significativo a chi lo sperimenta. Nasce una vera e propria disciplina, che si inizia pian piano ad applicare anche al settore assicurativo. 

La Game-Based Learning intende l’apprendimento realizzato attraverso l’uso di giochi o videogiochi, che a volte possono nascere come strumenti di intrattenimento ma che poi vengono utilizzati, con o senza modifiche, per raggiungere un obiettivo educativo. La parola “empatia” è forse la chiave di tutto. Il gioco, e in particolare i giochi digitali a differenza di altri medium, consentono di immergersi in scenari e ambientazioni difficilmente rappresentabili nella realtà e così facendo di mettersi “nei panni degli altri”, di essere noi in prima persona i protagonisti. 

IVASS, recentemente, sulla base di questi presupposti, ha lanciato un gioco, un videogame, disponibile sul sito web in grado di arrivare a chiunque, a cominciare dai più giovani. Il gioco, denominato “IN VIAGGIO. Occhio all’imprevisto!” è un gioco di ruolo, in cui l’utente si immedesima nelle sorti di un protagonista chiamato a compiere diverse scelte di condotta, su attività rischiose e in particolare sulla guida di un’automobile. Ma non solo. Il tema del gioco è infatti quello del viaggio, con tutti gli imprevisti ad esso legati. 

Che sia questo il modo corretto per iniziare a creare e innescare una vera e propria cultura delle assicurazioni?