L’identità di ciascuno di noi è da sempre un tratto distintivo che ci caratterizza e ci permette di vivere in una società civilizzata. Ad oggi, quel foglio di carta rosa che è stato a lungo determinante per la nostra identificazione, non è più sufficiente, non è più bastevole. Oggi viviamo due mondi contemporaneamente, uno “reale” e uno digitale. 

È complesso e lungo il dibattito, nei tempi più recenti, di quale sia la reale identità di una persona, se quella che vive o quella che mostra agli altri (attraverso il digitale) a tal punto da non saper più avere dei veri e propri limiti tra le due. Possiamo dire che ad oggi, ognuno di noi, è in possesso di due identità che si interfacciano e comunicano tra di loro ma fino a poco tempo fa solo una di esse era considerata “ufficiale”. Da pochi anni, visto il rapido aumento dei servizi pubblici e privati erogati in digitale, l’identità digitale non è più secondaria ma assume un’importanza pari a quella tradizionale. 

Nel Decreto, lo SPID (Sistema pubblico di identità digitale) è descritto come una «rappresentazione informatica della corrispondenza biunivoca tra un utente ed i suoi attributi identificativi, verificata attraverso l’insieme dei dati raccolti e registrati in forma digitale». Esso, infatti, rappresenta la chiave di accesso facile, rapida e sicura ai servizi delle amministrazioni locali e centrali. Ma non solo la pubblica amministrazione può beneficiare dell’identità digitale, anche per le aziende private i benefici sono enormi e molti anche i risvolti in ambito assicurativo.   

In che modo SPID può essere applicato al settore assicurativo? 

L’autenticazione in una piattaforma digitale è per molti un processo frustrante e che richiede un impiego di tempo più lungo del previsto. Ormai qualunque servizio digitale richiede di autenticarsi attraverso uno Username e una password e diventa sempre più complesso ricordare le credenziali di più e più servizi. 

A chi non è mai capitato, dopo svariati tentativi falliti, di dover richiedere un recupero password per poter accedere ad un servizio digitale che si trasforma in un sistema macchinoso e perdita di tempo? Con l’utilizzo dello SPID anche nei servizi assicurativi digitali, lo scenario appena descritto non sarà più così comune. Questo strumento non solo offrirà agli utenti un’identità valida per l’accesso ad ogni servizio ma garantirà anche una maggiore sicurezza nei processi di pagamento digitale. 

In Europa già molti paesi hanno adottato questa soluzione per l’accesso e la conseguente erogazione di servizi assicurativi/finanziari. Emblematico è il caso del Belgio o della Svezia che ci dimostrano l’efficacia e l’utilità di questa soluzione. Arriva ora il turno dell’Italia che, con passo lento ma deciso, si dirige verso il nuovo approccio digitale anche per quanto riguarda l’identità.