“Stare al passo con i tempi” è la sfida principale che devono affrontare gli intermediari assicurativi

Scritto da CREA Team | 25-mag-2021 10.00.00

Come sappiamo, durante l’ultimo anno abbiamo assistito ad una rapida e decisa evoluzione del sistema assicurativo. Come spesso accade durante i forti periodi di innovazione, alcuni la aspettano e la desiderano mentre altri sono costretti ad adeguarsi ad essa e a subirne le conseguenze. 

 

Parlando principalmente di innovazione digitale delle assicurazioni, come era prevedibile, i più giovani l’hanno accolta e hanno iniziato a rendere la digitalizzazione parte della loro quotidianità sin da subito. D’altra parte, lo stesso processo non è stato semplice per coloro che lavorano nell’intermediazione da ormai moltissimi anni e che conoscono un modo di effettuare il processo di emissione della polizza ma soprattutto di rapportarsi al cliente che difficilmente riescono a modificare o per lo meno ad adattare così rapidamente come richiesto dal caso. 

Se pensiamo al nuovo modo di rapportarsi e di acquisire nuovi clienti, con l’avanzamento della tecnologia il processo sta diventando più semplice e più “massivo” se utilizzato con i giusti metodi.  

L’argomento è stato ampiamente discusso da Patrizia Contaldo, docente dell’Università Bocconi e Head of Observatory on Insurance Market del Centro studi Baffi-Carefin e relatrice al convegno di presentazione della quarta edizione dell’Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi di Cgpa Europe. 

La comunicazione degli intermediari nei confronti dei loro clienti deve infatti evolversi con il sistema, diventando anch’essa digitale e incentrata sulla trasmissione del messaggio su internet e sui social network. Per questo motivo, gli agenti e i broker non possono assolutamente trascurare l’evoluzione tecnologica in atto e devono acquisire le capacità digitali necessarie. 

È quindi necessario che gli intermediari stessi stiano al “passo con i tempi” e che capiscano il valore e l’importanza di strumenti (come, ad esempio, i social media) che possono essere di gran lunga sottovalutati e considerati obsoleti.  

 “Agli assicurati bisogna offrire non solo presenza fisica, ma contatto attraverso pagine web e social network” ha affermato Contaldo e se in origine ci si limitava a pagine statiche, vetrine in cui si presenta l’offerta, adesso occorre evolversi verso la customer care. 

Un’interessante indagine condotta da Italian Insurtech Association in collaborazione con EMF Group, ci offre un quadro agghiacciante di forte disparità tra avanzamento tecnologico e competenze digitali degli intermediari. 

Le previsioni ci suggeriscono che entro 10 anni l’82% dei consumatori di prodotti assicurativi sarà digitale, ma l’80% degli intermediari assicurativi non vende ancora servizi online.  

Inoltre, Il 76% del campione ritiene che la digitalizzazione sia un fattore molto importante per rimanere competitivi, consapevoli che l’utilizzo di servizi e soluzioni digitali quali Big Data (per il 36%), Web services (il 35%), Intelligenza artificiale (il 30%), blockchain (il 23%), ecc. possono avere un impatto positivo sul loro lavoro. 

L’ indagine evidenzia e sottolinea che il cambiamento verso la digitalizzazione è sicuramente in corsa e che molti (73%) hanno avviato un processo di digitalizzazione per automatizzare i processi.  

Nonostante questo “Manca ancora una visione più strategica del processo di digitalizzazione nell’ottica di rispondere con nuovi servizi e proposte on line o via app a un consumatore sempre più digitale. L’80% degli intervistati dichiara infatti di non disporre di un sito o di un’applicazione per vendere online i propri prodotti e servizi.” 

In conclusione, ai partecipanti è stato chiesto quali sono, secondo loro, le sfide a cui andranno incontro durante la transizione digitale. 

Il 40% dichiara che la sfida più grande da vincere resta quella delle barriere culturali seguita dalla seconda sfida da affrontare che riguarda la poca o non adeguata integrazione della tecnologia con i sistemi della compagnia assicurativa (per il 37% degli agenti). 

Infine, il tema della formazione viene giudicata insufficiente o da migliorare per il 32% dei partecipanti. 

Saper stare al passo con i tempi è una sfida difficile da affrontare per gli intermediari che operano da sempre in maniera tradizionale. Per questo motivo, oltre ad auspicarci una loro formazione personale, noi di CREA ci teniamo a seguire i nostri collaboratori durante il “viaggio” nell’utilizzo della nostra piattaforma. Per questo motivo abbiamo investito molto sul servizio clienti e sul supporto offerto a questi ultimi, per poter garantire un aiuto costante al momento del bisogno ed accompagnarli verso la strada della digitalizzazione. 

In fin dei conti siamo tutti spaventati da ciò che non conosciamo ma se impariamo a cambiare prospettiva ci accorgeremo che la digitalizzazione non è un nemico da combattere né da temere, bensì uno strumento che gioca sempre a nostro vantaggio nell’agevolazione del lavoro. Si tratta solo di imparare a conoscerlo ed avere una mentalità aperta all’innovazione e alla novità.