Prevenire è meglio che curare

Scritto da CREA Team | 26-lug-2022 10.00.00

Il settore assicurativo, con l’utilizzo sempre più assiduo della tecnologia, si può ormai permettere dei lussi e fino a pochi anni fa erano perlopiù impensabili. 

Ormai, l’approccio che si sta andando ad instaurare nel settore, è quello della prevenzione dei rischi tramite gli svariati strumenti tecnologici a disposizione, quali Big Data, Intelligenza Artificiale e Space Innovation. Un ramo assicurativo risultato particolarmente sinistroso nel periodo più recente e con forte bisogno di prevenzione risulta essere quello legato ai disastri ambientali, caratterizzato da un rischio alto ma da pochissime coperture, come se non ci fosse realmente la percezione delle probabilità che questo determinato rischio possa realizzarsi. Nel 2021 gli incidenti ambientali hanno avuto impatto negativo per 343 miliardi di dollari ma solo il 38% delle perdite era assicurato. 

È proprio qui che la tecnologia accorre in soccorso del settore, un ramo assicurativo considerato tra le maggiori sfide da affrontare per il futuro. Grazie alle nuove strumentazioni è possibile quindi avere delle analisi concrete predittive a supporto della filiera contro gli effetti causati dal cambiamento climatico. 

A studiare approfonditamente il tema, IIA-Italian Insurtech Association, che attraverso il suo portavoce Gerardo Di Francesco- founder & general secretary – Italian Insurtech Association, sostiene : “Ad oggi esistono già diverse realtà italiane che stanno sviluppando soluzioni fortemente innovative che utilizzano dati climatici e meteorologici, provenienti dai satelliti in orbita, allo scopo di fornire prodotti assicurativi parametrici che indennizzano eventi monitorati e misurati per una più adeguata gestione del rischio” (www.insurzine.com) 

Dunque, nel periodo a venire, una possibile evoluzione che possiamo aspettarci è l’aumento di investimenti in compagnie che hanno a cuore il trovare soluzioni che possano essere innovative nei riguardi del tema. Attendere ulteriormente sembra non essere una buona opzione, il cambiamento climatico corre veloce e noi dobbiamo saper stare al passo.