Le PMI Italiane sono una grande potenza nel nostro paese, basti pensare che rappresentano il 97,7%1 delle unità produttive italiane, secondo il Censimento permanente delle imprese 2019.
L’Italia non sarebbe Italia senza il loro contributo, senza la presenza di piccole attività che hanno un grande punto di forza in comune rispetto alle grandi catene: la personalizzazione del prodotto e l'attenzione al cliente
Il made in Italy è diventato un tratto distintivo del nostro paese proprio grazie a queste piccole ma grandi attività che portano, nonostante le loro ridotte dimensioni, l’eccellenza italiana nel mondo.
Un recente studio ha dimostrato che, nonostante si tenda a sottovalutare questa tipologia di attività, esse sono incredibilmente all’avanguardia in termini di innovazione e tecnologia, dando modo ai più scettici di ricredersi sul loro posizionamento all’interno del mercato italiano.
Questa innovazione ha ricevuto poi un’ulteriore grande spinta dalla pandemia dovuta al covid-19 permettendo alle PMI italiane di arrivare ad essere tra le più tech in Europa.
Questo argomento è stato ampiamente discusso e dimostrato dai dati raccolti dlla ricerca condotta dal nuovo Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy, il più grande provider al mondo di domini, attraverso l’elaborazione del GoDaddy Digital Index.
L’indice ha preso in esame circa 5.100 piccole e medie imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 49, e ha rilevato il grado di maturità digitale delle società in Italia, Spagna, Francia e Germania. Ad essere presi in considerazione come parametri da investigare sono stati principalmente due: l’attitudine delle piccole imprese a utilizzare un approccio innovativo e strumenti digitali, l’effettivo utilizzo degli strumenti digitali nel business quotidiano.
Il 54% delle aziende italiane intervistate ritiene di aver raggiunto un livello più alto di digitalizzazione durante la pandemia di Covid-19, stesso numero dalla Spagna (53%), rispetto al 41% delle francesi e il 40% delle tedesche.
A livello di business, le imprese italiane sono state duramente colpite dalla pandemia: il 51% ha dichiarato di aver subito perdite. Si è registrato però anche un buon livello di adattamento: il 46% delle piccole imprese italiane ha modificato il proprio modo di fare business. Nel 20% dei casi le Pmi sono riuscite a sviluppare nuove aree, con performance migliori rispetto a Germania (18%) e Francia (15%), e superate solo dalla Spagna (25%)
L’83% delle Pmi italiane afferma che la digitalizzazione ha anche migliorato il livello di competitività e ha permesso di vendere con più successo sia online che offline (per il 78% del campione) e di lavorare in modo più flessibile (77%). In Italia, le Pmi sono tra le prime anche per un maggior utilizzo dei pagamenti digitali (50%).
Nonostante i dati assolutamente positivi, sottolinea GoDaddy, anche se il periodo della pandemia ha dato un’accelerazione verso l’impiego di strumenti e sistemi digitali per la gestione del proprio business e dei rapporti con i clienti, il margine di miglioramento è ancora ampio.
I dati di questa ricerca ci confortano da un lato e ci dimostrano che l’innovazione digitale contribuisce realmente a supportare nella crescita le imprese di qualsiasi dimensione.
D’altra parte, ora dobbiamo essere in grado di proseguire verso l’innovazione e capire cosa poter fare ulteriormente per migliorare e crescere.