Nuovi rischi all’orizzonte

Scritto da CREA Team | 18-gen-2022 11.00.00

Durante gli ultimi due anni con la crisi pandemica, protagonista indiscussa di essi, tutto sembra essersi evoluto improvvisamente, il tempo ha preso connotazioni diverse e tutto ci sembra ormai scorrere come se fossimo bloccati in un loop spazio-temporale che avrà fine solo quando riusciremo a riprendere la nostra “normale” vita.  

Quello che a molti sembra sfuggire in questo quadro, è che se noi siamo rimasti chiusi nelle nostre case, con le nostre abitudini routinarie e con le nostre persone, chiusi nella nostra bolla sicura per evitare il contagio, il resto del mondo ha continuato a girare e ad evolversi rapidamente sotto l’aspetto climatico, sotto l’aspetto sociale e molti altri e quando torneremo alla normalità non la riconosceremo più perché il tempo non si è fermato con il diffondersi della pandemia ma ha continuato ad andare avanti e a modificare la nostra “normalità”. 

Dovremo quindi imparare a vivere una nuova “normalità” ad adattarci ad essa, ma soprattutto dovremo imparare a salvaguardarci dai nuovi rischi che si sono sviluppati e che sembrano essere piuttosto minacciosi in quanto, per lo più, sconosciuti e mai affrontati prima.

A rivelarci quali saranno è stato lo studio Grobal risks Report 2022 pubblicato dal World Economic Forum in collaborazione con Zurich, Marsh McLellan e SK Group. Inoltre, hanno partecipato i consulenti accademici di Oxford Martin School, National University of Singapore, Warton Risk Management e il Decision Processes Center. 

Secondo i risultati ottenuti i nuovi rischi a lungo termine saranno principalmente legati al cambiamento climatico, ma quelli ad essere più preoccupanti e immediato sono legati agli effetti dovuti alla pandemia che dopo diversi anni di operato lascerà una cicatrice piuttosto profonda nella nostra società, I rischi che ci troveremo ad affrontare saranno dunque rappresentati dalle divisioni sociale, dalla crisi dei mezzi di sussistenza e dal deterioramento della salute mentale. Un terzo aspetto che determina un nuovo rischio sarà poi sicuramente, secondo gli esperti, la ripresa economica mondiale che con difficoltà nei prossimi anni sarà stabile, al contrario, si ritiene che essa sarà incerta e dettata da un lungo e tortuoso percorso. 

“I problemi sanitari ed economici stanno aggravando i divari sociali, creando tensioni in un momento in cui la collaborazione all’interno delle singole società e nella comunità internazionale sarà fondamentale per garantire una ripresa globale più rapida ed uniforme. I leader mondiali devono unire le forze e adottare un approccio coordinato tra più stakeholder per affrontare le persistenti sfide globali e sviluppare la resilienza in vista della prossima crisi” 

Queste sono state le parole di Saadia Zahidi, Director del World Economic Forum.  

Parole che invitano alla collaborazione per ottenere dei risultati di ripresa globalmente simultanei, parole che invitano alla cooperazione per fronteggiare i nuovi rischi che verranno e poter in questo modo tamponare i profondi solchi che la pandemia lascerà nel nostro mondo sotto innumerevoli aspetti.