In maniera cauta ma pregnante ci stiamo dirigendo verso un’era in cui il Covid 19 inizia ad essere un ricordo. Annunciare che la pandemia sia definitivamente terminata sarebbe un gesto imprudente e sconsiderato, anche perché più volte ci siamo dovuti ricredere sulla sua durata e gravità; dunque, ci riserviamo il diritto di essere cautamente ottimisti sul suo sviluppo e prepararci lentamente al ritorno alla normalità che tutti attendiamo con ansia.
Il ritorno alla normalità non avverrà di certo da un giorno all’altro, non ci sarà una data “liberi tutti”, un annuncio ufficiale come quello che si attende durante le peggiori guerre: “la guerra è finita”, un grido proveniente dagli istituti ospedalieri: “lo abbiamo sconfitto”. L’uscita di scena dal virus sarà lenta e graduale a differenza del suo ingresso nelle nostre vite; quindi, sarebbe opportuno farci trovare preparati quando questo avverrà, dimostrare che, in fondo, non stavamo aspettando altro.
Questo discorso è da considerarsi applicabile a tutti gli aspetti delle nostre vite, sotto tutti i punti di vista, ma l’ambito lavorativo si posiziona ai primi posti dati gli improvvisi cambiamenti che ha dovuto subire forzatamente. Per alcuni settori, come è accaduto in quello assicurativo, il covid ha dato la spinta al cambiamento, una spinta che ha reso fondamentale la digitalizzazione e la tecnologia, di cui oggi, pur tornando alle nostre vite precedenti, non potremmo proprio fare a meno. Sarebbe esattamente come guidare una Ferrari per poi doversi riabituare ad un’utilitaria.
Per in investigare il cambiamento nel settore assicurativo, uno studio condotto da PWC in collaborazione con Italian Insurtech Association evidenzia quali saranno le direttrici per l’evoluzione verso il “new normal” e le Commercial Lines post Covid-19.
La survey, che vede protagonisti del campione oltre 30 top player del settore, ha come obbiettivo quello di individuare i principali spunti di cambiamento e comprendere quali, tra questi, siano riconosciuti da tutto l’ecosistema e quali, invece, siano percepiti unicamente da un attore.
La ricerca divide il suo focus di interesse in tre macro aree:
Le conclusioni della ricerca sono quindi da ritenersi estremamente utili per il futuro sviluppo, nello specifico emerge che:
Alla luce di nuove importanti consapevolezze, non possiamo farci trovare impreparati nell’ affrontare l’era post-covid, d’altronde, la conoscenza rende liberi e la consapevolezza ci rende liberi di poterci migliorare.