L’assicurazione nel 2030: nuovi rischi emergenti e 10 miliardi di dollari di premio globali

Scritto da CREA Team | 25-nov-2021 11.00.00

Il cambiamento è la parola chiave dell’epoca che stiamo vivendo che, esattamente come il gatto e la volpe con il povero Pinocchio, protagonista del celebre romanzo Collodiano, non viene mai abbandonato da “incertezza” e “paura”. 

Questo trio indissolubile è ciò che caratterizza il nostro presente, tempestato di imprevisti e nuovi rischi che possiamo solo imparare a fronteggiare e affrontare per far sì che il futuro si prospetti migliore. 

La compagnia Bain & Company, nella recente ricerca “Insurance 2030: As Risks Mount, Insurers Aim to Augment Protection with Prevention”, ci ha mostrato una fotografia molto chiara del momento storico che stiamo vivendo, che, come dimostra, non ha nulla da invidiare ai peggiori periodi storici vissuti dall’umanità, come ad esempio le due guerre mondiali, la grande depressione e la più recente crisi finanziaria globale. 

Sembra, quindi, che siamo entrati in un periodo di turbolenza particolarmente intenso. Il cambiamento climatico, le malattie, l'invecchiamento della popolazione e le interruzioni tecnologiche si stanno combinando per cambiare radicalmente il panorama del rischio 

La ricerca ha previsto che proprio in base i nuovi rischi emergenti, i premi assicurativi globali nell’anno 2030 potrebbero raggiungere i 10 miliardi di dollari. 

Ma quali sono i nuovi rischi? Da cosa devono essere protetti al giorno d’oggi i consumatori assicurativi? 

Il report prevede che ci sarà presto una diminuzione nella protezione dei rischi più “classici” (come, ad esempio, quelli legati l’automobile) e evidenzia la necessità di implementare la protezione di nuovi rischi che si stanno sviluppando rapidamente come ad esempio quelli legati al: cambiamento climatico, alla criminalità informatica e alle pandemie. 

“Il mondo è stato protetto rispetto ad alcuni rischi, ma i rischi stanno aumentando. Per la prima volta, grazie al miglioramento di tecnologia e dati, il settore assicurativo ha la possibilità, e il dovere, di contribuire a risolvere questo problema su scala globale. In Italia questa opportunità è ancora più evidente” sottolinea Vincenzo Grignoli, Senior Partner di Bain & Company. 

Dunque, di fronte ad un periodo di grande cambiamento ed evoluzione è necessario, per il settore assicurativo, porsi dei nuovi quesiti e impegnarsi nei prossimi anni, a rispondere ad essi in modo da poter soddisfare le richieste di un mercato che si sviluppa e si modifica rapidamente. 

Il report ci suggerisce alcune di queste domande da porci e noi le lasciamo qui a voi in conclusione, invitandovi a riflettere. 

Quale modello di interazione con i clienti sarà più efficace per prevenire e mitigare i rischi? 

Diverse coperture assicurative saranno sempre più strutturalmente integrate con l’oggetto assicurato e come si dovranno posizionare i player tradizionali rispetto a tale fenomeno? Dovranno combatterlo o favorirlo? 

Come evolveranno le reti distributive e la distribuzione diretta ai clienti? 

I player multinazionali dovranno aumentare la loro presenza in Cina? Se sì, con quali modelli di business e operativi? Se no, in quali altre aree geografiche si potranno concentrare per aumentare le opportunità di crescita? 

Quanto proattivamente le assicurazioni dovranno esplorare opzioni di capitale alternative? (ad esempio riassicurazione, private equity, ecc.)?