Come ormai più volte è stato ripetuto e dimostrato, il settore assicurativo si sta scontrando con una realtà instabile e complicata, complicata perché diversa, perché in stato di continua evoluzione.
Le evoluzioni, in tutte le epoche storiche e in tutti i settori, non avvengono di certo da un giorno all’altro. Il processo evolutivo è un lungo processo di cambiamento che impiega tempo per essere portato a conclusione per due principali motivi: il primo è lo sviluppo e l’inserimento di nuovi macchinari che consentono il cambiamento, relativamente rapido rispetto al secondo punto che considera il fattore umano quindi le persone che devono non solo avere gli strumenti e imparare ad utilizzare nuovi macchinari ma soprattutto devono avere la predisposizione e la volontà mentale di abbandonare il vecchio a favore del nuovo.
Quest’ultimo passaggio risulta molto semplice quando viene letto o detto ma tutt’altro immediato nella sua attuazione. Come diceva il detto? “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, è in questo mare che al momento ci troviamo a navigare nel settore assicurativo, siamo esattamente nel mezzo, tra il modello operativo analogico e quello digitale.
Che ruolo ha in tutto questo la figura dell’intermediario? Come Sta affrontando l’evoluzione?
La natura dell’uomo è estremamente complicata perché da una parte è costantemente portato a ricercare il cambiamento che porta al miglioramento e dall’altra ha paura di esso e lo teme. Questo è evidente anche nella natura della figura dell’intermediario che desidera il cambiamento ed è cosciente del fatto che la digitalizzazione porta ad una semplificazione del lavoro quotidiano ma preferisce, finchè è possibile. utilizzare metodi tradizionali, per paura di ciò che non conosce.
Stefano De Polis, Segretario Generale dell’IVASS, durante il Convegno Intermediari a Milano, si è ampiamente soffermato su questo tema inquadrando alla perfezione la figura dell’intermediario e la sua profonda fase di evoluzione dovuta all’avvento della tecnologia nel settore e commenta come segue.
"Un uso intelligente della tecnologia può permettere ai professionisti della distribuzione assicurativa di concentrarsi sul miglioramento e l'ampliamento della relazione con la clientela, attese anche le potenzialità dell'Insurtech di farsi carico delle aree più burocratiche del lavoro, che sovente connotano una parte significativa dell'attività dei distributori."
L’inserimento nel mercato delle insurtech ha profondamente sconvolto l’efficacia e l’operatività dei professionisti portandoli così ad una sana competizione, sostiene De Polis, nei confronti di altre caratteristiche come, ad esempio, la qualità del prodotto, la qualità del servizio e l’esperienza d’acquisto.
Chiaramente l’evoluzione al giorno d’oggi non si può ancora dire completata ma siamo sicuramente sulla buona strada per la sua maturazione e buona riuscita. In questo, il ruolo dell’intermediario è quello di essere sempre più favorevole ad essa e abbracciare il cambiamento rapidamente.