Ci muoviamo verso il futuro

Scritto da CREA Team | 24-mar-2022 11.00.00

Muoversi verso il futuro non è solo una metafora, non solo un modo di dire ma ad oggi un vero e proprio modo di pensare l’evoluzione, di interfacciarsi con una realtà che necessita di cambiamento e di una spinta verso la tecnologia: il settore della mobilità. 

Le autovetture, nel corso degli anni hanno assunto un valore che supera la loro funzione primaria, quella dello spostamento da un luogo ad un altro, e sono piano piano diventate estensioni del sé rappresentando uno stato sociale, un vizio, un prodotto che oltra ad avere una funzione utilitarista ha assunto una funzione edonistica. Insomma, inutile negare che al momento d’acquisto di un’autovettura ci facciamo conquistare sicuramente dalla sua utilità ma soprattutto dalla sua estetica e dalle funzioni tecnologiche che ci offre, dalle soluzioni ultramoderne che ci propone, facendo diventare l’automobile non solo un mezzo di trasporto ma parte integrante della nostra vita. 

Che impatto ha tutto questo per il mercato assicurativo? E quali saranno le evoluzioni in tema mobility nei prossimi anni? 

Capire come la mobilità e l’industria assicurativa evolverà nei prossimi anni è l’obbiettivo che si è proposto lo studio condotto da EY in collaborazione con Italian Insurtech Association (IIA) Move to the future: la mobilità del 2031. L’indagine ha toccato diversi punti di riflessione e varie tematiche come, ad esempio, le smart cities interconnesse ai veicoli completamente autonomi e micromobilità tascabile, abilitati da sensori IoT, telecamere e sistemi Adas, con un’offerta assicurativa creata su misura in base alle abitudini di consumo e ai dati di guida degli utenti. 

Lo studio ha reso protagonisti diversi players del settore assicurativo facendo emergere che la mobilità tra 10 anni «sarà sempre più dominata da auto elettriche (con una previsione delle nuove immatricolazioni tra 10 anni stimata intorno al 40%) o ibride (42%), considerando che nei primi 5 mesi del 2021 c’è stata una crescita del 335,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». 

Questo inevitabilmente comporta l’insorgere di nuovi rischi da assicurare, primo tra tutto quelli in tema cybersecurity in cui il pericolo maggiore sarà legato alla vulnerabilità di interfacce di connessione dei nuovi veicoli e violazione della privacy. 

Avere delle previsioni certe per il futuro è del tutto impossibile ma quello che possiamo fare è prendere consapevolezza di quello che potrebbe accadere e non farci trovare impreparati nel momento in cui il mercato assicurativo si evolverà repentinamente.