Blue Insurance: navighiamo a vista

Scritto da CREA Team | 2-ago-2022 10.00.00

Il cambiamento climatico non è più solo un’ipotesi, è tangibile, è innegabile e il caldo torrido che pervade il nostro pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai, sono elementi che ci dovrebbero allarmare, una reazione a catena le cui conseguenze sono ancora ignote nella loro forma ma di certo negative. 

Cerchiamo di correre ai ripari, spaventati dal clima inabitabile che stiamo vivendo, soprattutto questo ultimo periodo, che peggiora ogni anno, ogni estate, sempre di più. Il pianeta e la sua salute è un nostro problema e dobbiamo imparare a proteggerlo e a proteggerci. Ormai moltissime sono le iniziative che sono state avviate per supportare e promuovere la sostenibilità ambientale, nel piccolo dai privati e su larga scala dalle aziende. Il settore assicurativo, nello specifico, si sta ampiamente dedicando e diventa sempre più sensibile ai temi dell’ecosostenibilità curandosi di analizzare, prevenire e curare il rischio legato al tema creando un approccio assicurativo che viene definito “green insurance”. Posto esattamente al fianco dell’approccio green appare in stato embrionale il suo fratello minore, l’approccio “blue insurance”. 

Il blue insurance si ispira alla blue economy ed è volto alla tutela delle acque, delle forme di vita e delle attività ad esse connesse. Considerando che ben il 70% della superficie terrestre è ricoperto da acqua, l’attenzione a questa tematica era quasi d’obbligo ed è sorprendente pensare che fino ad ora non gli sia stata mai effettivamente data la giusta importanza. Parliamo quindi di un focus rivolto ai grandi bacini acquatici ma non solo, la blue insurance include tutti coloro che lavorano direttamente nel settore (pesca, trasporti, turismo). 

Axa ha ampiamente trattato il tema pubblicando il report “Ocean Risk and the insurance Industry” in cui prova ad analizza quali sono le principali cause e conseguenze del cambiamento climatico che si riversano sul territorio acquatico e come il settore assicurativo può prepararsi ad affrontare i rischi imminenti che tutto ciò comporta. 

Con l’ambizioso obbiettivo di offrire soluzioni assicurative per il rischio oceanico, Axa concepisce un quadro concettuale estremamente efficiente in cui il rischio oceanico offre agli assicuratori nuove opportunità di ideare nuovi prodotti per lo spazio acquatico. Il framework in questione è stato riassunto in un’immagine che offre una visione semplificata dello stesso. 

Il Diagramma concettuale sovrastante illustra il continuum dei prodotti assicurativi che coprono il rischio oceanico in ​​base al livello di sviluppo di un Paese e al tipo di bene assicurato. Ogni quadrante rappresenta un diverso segmento di attività con diverse soluzioni di trasferimento del rischio. La diagonale fornisce un senso molto generale della fase di opportunità e innovazione necessarie per i prodotti in ciascun settore. (Source: Niehörster, F., & Murnane, R. J. :2018. Ocean risk and the insurance industry. Pub. by XL Catlin Services SE, UK.) 

Sebbene gli studi sul tema siano ancora agli albori, è evidente che si tratti di un territorio che in termini assicurativi merita maggiore attenzione, per il momento, navighiamo a vista.