Il mondo delle assicurazioni si sta evolvendo rapidamente a favore della digitalizzazione e a favore di una filosofia in cui il business non è al primo posto ma è visto come conseguenza della soddisfazione dei consumatori.
Considerando “le persone” come centrali nel nuovo modello di business, i nuovi operatori del settore, non devono soltanto avere buone capacità lavorative che concernono le competenze di un buon assicuratore, ma devono anche avere delle buone capacità ad interagire con le persone ma soprattutto ad empatizzare con esse.
Spesso il consumatore non ha le nostre stesse esigenze e non abita il nostro stesso contesto. Per questo motivo è necessario “sapersi mettere nei suoi panni” per capire e progettare al meglio una piattaforma digitale che possa soddisfare i suoi bisogni e che allo stesso tempo sia efficace sotto l’aspetto assicurativo.
Sono molte ormai le compagnie assicurative che stanno abbracciando questa nuova “vision” ma sembra più facile a dirsi che a farsi. Capire di cosa hanno bisogno le persone è la domanda più difficile a cui rispondere perché spesso e volentieri, come dimostrato da diversi studi di neuromarketing, nemmeno loro sanno cosa vogliono realmente. Infatti, più volte è accaduto nel corso di questi studi che i consumatori riferiscono ai ricercatori di trovare gradevole l’oggetto mostrato nell’esperimento ma la loro attività cerebrale dimostra il contrario.
Questo fenomeno evidenziato in letteratura ci dimostra quanto sia difficile accontentare tutti i consumatori. In primis perché nemmeno loro sanno cosa vogliono realmente e, come seconda motivazione, non meno importante, bisogna considerare la diversità del genere umano: i consumatori non “funzionano” tutti allo stesso modo e i bisogni di uno sono diversi da quelli di un altro.
Tuttavia, esistono alcuni trend nel modo di progettare una piattaforma a servizio dei consumatori, che sono apprezzati da tutti e nel 2021 sono considerati delle vere e proprie linee guida per ottenere un buon prodotto finale.
1. Virtual Reality e l’Augmented Reality: sono delle vere e proprie novità nell’anno corrente e, nonostante la loro iniziale nascita applicativa nel settore del gaming, oggi si stanno dimostrando estremamente versatili anche in altri ambiti. I due nuovi strumenti hanno iniziato ad essere sfruttati anche nel mondo assicurativo. Ad esempio, una compagnia assicurativa italiana sta sperimentando un nuovo modo di analizzare i rischi delle PMI. Grazie alla realtà virtuale, basterà una videocamera 360° e un visore VR (virtual reality) per effettuare sopralluoghi in live streaming. Gli assuntori saranno infatti in grado di affiancare gli agenti sul territorio durante le ispezioni, valutando il rischio da remoto.2. Assistenti Vocali: si stima che nel 2022 il mercato dello shopping vocale crescerà notevolmente, passando dai 2 miliardi attuali a 40 miliardi di dollari. A dirlo sono i risultati di una ricerca che ha interessato 1.500 proprietari di Smart Speaker, come Google Home e Amazon Echo, già molto diffusi nel mercato americano. Sulla base di queste consapevolezze si poggia l’iniziativa di una startup assicurativa che ha come obbiettivo quello di formare un agente artificiale con set di dati sul profilo di rischio o sulle polizze assicurative. Un agente artificiale che comunica vocalmente e che è integrabile nello smart speaker.
3. Pagine Minimaliste: per migliorare la User Experience nel navigare una piattaforma insurtech, è importante tenere a mente il principio del minimalismo. Spesso confuso con la “semplicità”, il minimalismo implica la riduzione di tutti gli elementi per includere solo quelli essenziali. Nel Web Design il Minimalismo punta a bilanciare estetica e funzionalità, privilegiando gli spazi bianchi, le immagini d’impatto, una tipografia accattivante e una particolare essenzialità dei contenuti. L’obbiettivo finale di una piattaforma insurtech è infatti quello di rendere autonomo il consumatore e ridurre il tempo per svolgere le pratiche burocratiche. Questo obbiettivo diventa estremamente difficile da raggiungere se il consumatore deve occuparsi di “imparare” ad usare la piattaforma.
4. Font Enormi: al giorno d’oggi, gli utenti spesso utilizzano il loro smartphone personale e non solo il computer per navigare su un sito web o su una piattaforma di servizi. Avere la possibilità di controllare e gestire il processo della sottoscrizione di una polizza ovunque esso sia è infatti uno dei migliori vantaggi delle insurtech. Chiaramente, bisogna dare la possibilità agli utenti di avere un’interfaccia leggibile anche dal telefono, per questo motivo progettare una piattaforma con dei font molto grandi è un trend fortemente raccomandato. Titoli grandi e keywords in grassetto sono alcune tecniche che si possono utilizzare per migliorare la UX.
5. Micro Animazioni: l’utente deve sempre essere cosciente che la sua azione sia stata recepita dal device. Per cui qualsiasi micro-azione (un click o un tap su un’icona, su un pulsante) viene svolta su un sito web o un’app dev’essere accompagnata da una micro-animazione. Le micro-animazioni possono portare numerosi benefici come: rendere più facile per gli utenti interagire con il tuo sito web, fornire un feedback immediato e pertinente su un’azione completata a un utente, comunicano informazioni su determinati elementi, ad esempio se è interattivo o meno, rendere l’esperienza dell’utente molto più gratificante.
Seguendo i principi sopra elencati e molti altri, abbiamo creato la piattaforma CREA, che mette al primo posto i bisogni del consumatore. Dobbiamo sottolineare però che abbiamo avuto un vantaggio rispetto ad altre realtà e la fortuna di avere molti nostri operatori che sono stati consumatori prima di essere creatori della piattaforma. Quindi, “metterci nei panni” dei nostri utenti ci è risultato più semplice del previsto poiché abbiamo sperimentato in prima persona le necessità e i bisogni degli intermediati assicurativi.